mercoledì 12 febbraio 2014

Storie di disordinaria precarietà

Denunciamo con forza i problemi che quotidianamente affliggono gli insegnanti precari leggete questa nostra iscritta cosa ha dovuto subire. E se capitasse anche a voi non esitate a contattarci.


La maestra F. prende servizio a settembre su una maternità obbligatoria fino a dicembre. Dal termine ultimo dell'obbligatoria la maternità diventa facoltativa e la maestra F. ottiene proroghe su proroghe. La collega che sostituisce, alla scadenza dell'ultimo contratto, decide di prendere un giorno per motivi di famiglia, un lunedì. F. il sabato precedente scivola su un marciapiede e finisce in ospedale: distorsione, prognosi 9 giorni. F sa che il lunedì avrebbe avuto l'ennesima proroga e si presenta a scuola, senza chiedere malattia, coadiuvata dalle stampelle, visto che non riesce a poggiare la gamba destra. Succede il finimondo: si presentano la preside, il vicepreside e il segretario. Tutti a dire che non può entrare in classe. F, riferisce di sentirsi in grado di fare lezione e di volerlo fare. Gli altri oppongono che non può comunque fare sorveglianza, di stare tranquilla che le avrebbero dato un giorno di malattia utilizzando il certificato dell'ospedale. F, allora, manda a prendere il certificato, la scuola fa la fotocopia e la rimanda a casa dicendo che le avrebbero comunicato qualcosa per il giorno successivo, visto che ancora non sapevano che tipo di assenza avrebbe fatto la titolare e per quanto tempo. F torna a casa, aspetta tutto il pomeriggio, nulla. Il mattino successivo si sveglia presto perchè in orario avrebbe avuto la prima ora. Aspetta la chiamata della scuola, nulla. Alle 9.00 decide di chiamare, ma si accorge di avere delle mail da leggere: convocazione sul posto che (a questo punto lo capisce) aveva appena perso; prima persona libera nell'elenco dei convocati. F chiama allora la scuola, chiede spiegazioni e comunica di essere disponibile. La scuola dice che lei non può prendere servizio perchè nella comunicazione c'è scritto espressamente che la presa di servizio deve essere immediata per il giorno stesso alle 12.00. F, imbraccia le sue stampelle per la seconda volta e si reca a scuola. Chiede di parlare con la preside, col segretario, col dsga.. nulla.. attende, attende, attende. All'una finalmente la ricevono. La scuola si preserva il diritto di non accettarla perchè inabile al lavoro. F chiede come mai non potesse valere dal giorno prima la malattia e le viene risposto che quello del giorno prima è un contratto finito e che ancora non sanno nemmeno se le sarà corrisposto o meno. 
Perciò per il giorno prima F non può entrare in servizio ma viene forzatamente collocata in malattia perchè non normalmente deambulante e con referto ospedaliero, per il giorno dopo non può ottenere nomina e/o proroga in virtù dello stesso referto. Criticità del sistema o volontà? Il suo posto è comunque rimasto scoperto..

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