Un punto di svolta per la questione diploma magistrale
E' di questi giorni la notizia che stavamo aspettando da anni:
la collocazione in III fascia delle graduatorie di istituto dei diplomati
magistrali è illegittima perché affetta da eccesso di potere.
A dirlo, ora, non sono coloro che da anni si battono per il
riconoscimento completo dell'abilitazione conseguita a seguito di conclusione
dell'esame di stato di scuola ed istituto magistrale, ma il Consiglio di Stato,
con un Parere emanato a seguito di un ricorso al Presidente della Repubblica
depositato già a settembre 2013.
Fa obiettivamente riflettere il fatto che tale Parere, che,
secondo le norme previste dall' art. 14 del DPR 1199 del 1971, avrebbe dovuto
avere la massima pubblicità e convertito nell'arco temporale di trenta giorni
in un Decreto, sia rimasto a giacere nascosto per tutto questo tempo. Una
questione che non mancheremo di approfondire.
Comunque sia, è importante precisare che le norme introdotte
dalla Legge 69 del 2009 (art. 69) hanno tolto ogni margine di discrezionalità
all'Amministrazione che ora deve necessariamente emanare un Decreto conforme al
Parere (prima di tale modifica l'Amministrazione avrebbe potuto decidere di non
accettare il Parere e quindi i ricorrenti avrebbero dovuto procedere con nuovi
ricorsi).
Si tratta, quindi, di una svolta storica. Solo tre anni fa
parlare di valore abilitante del diploma magistrale era considerato un taboo,
ed i molti saccenti o presunti tali, in vena di negazionismo, predicavano che
il titolo non fosse abilitante. Andava forse a cozzare, contro la volontà di
qualcuno di riconoscere ciò che la Legge ha sempre espresso chiaramente, magari
per favorire l'avvio di corsi a pagamento "riabilitanti" ? Qualcuno,
solo qualche anno fa, sosteneva che i ricorsi per il
riconoscimento del titolo fossero infondati, altri, ancora oggi, vorrebbero
mobilitare le piazze per far avviare i famosi PAS che permetterebbero di
passare dalla III alla II fascia, forse dimenticandosi che l'accesso alla II
fascia è un diritto già acquisito, negato, finora, per eccesso di potere, ed
ora, finalmente, espresso a chiare lettere dal Consiglio di Stato.
Ormai il diploma magistrale è stato chiaramente definito
abilitante ai sensi della Legge 62/2000 per l'insegnamento nella scuola
paritaria, titolo di accesso ai concorsi (unico sistema di reclutamento a tempo
indeterminato attualmente previsto nella scuola statale vigente), titolo a cui
è possibile applicare il riconoscimento professionale in Europa ai sensi
dell'art. 12 (titoli assimilati) della Direttiva 2005/36/CE. Mancava l'ultimo
tassello: la II fascia delle graduatorie di istituto. Ed il Giudice è stato
chiaro: l'esclusione è manifestazione di eccesso di potere. E lo ha dichiarato
esponendo in bell'ordine tutte le fonti normative primarie e secondarie che
confermano il valore di abilitazione permanente all'insegnamento del titolo
conseguito entro il 2002.
A conclusione va detto che il Parere del Consiglio di Stato,
poiché annulla il decreto di inserimento e aggiornamento delle graduatorie
d'istituto nella parte in cui esclude i diplomati magistrale dalla II fascia, è
da intendersi applicato a tutti i diplomati magistrale attualmente inseriti,
illegittimamente, in III fascia anziché in II, ed è quindi interesse di tutti
(coloro che non hanno nulla da guadagnare dai PAS) far si che il MIUR provveda
ad emanare il decreto di passaggio dalla III alla II fascia. E senza PAS o TFA,
ormai non più necessari a questo scopo.
Coordinamento Nazionale Diploma Magistrale
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