SUL 15 OTTOBRE
Grande è stata l’importanza della giornata e della manifestazione di Roma, che è stata la più imponente di tutte le 95 che si sono tenute nel mondo.
A riprova che, come hanno dimostrato il referendum sull’acqua e anche gli altri, cresce tra i giovani e la popolazione la volontà di partecipazione e la voglia di riprendere in mano il proprio destino.
Proprio perché questa partecipazione rappresenta un bene comune prezioso non può e non deve essere arrestata per mezzo di azioni violente assolutamente non condivise con la stragrande maggioranza delle associazioni che hanno dato vita alla manifestazione e di quanti/e vi hanno partecipato.
Nelle numerose riunioni del coordinamento 15 ottobre era stata ripetutamente esplicitata la volontà di fare in modo che la manifestazione potesse attuare i compiti che si era prefissa : il corteo da Piazza della Repubblica a San Giovanni, gli interventi delle situazioni di lotta significative, con successivi approfondimenti tematici sulla crisi e sulle iniziative idonee a contrastarla.
Tutto ciò non è stato possibile per la prevaricazione di pochi.
E’ evidente che la strada del confronto, della partecipazione diffusa e della democrazia diretta è di difficile e faticosa attuazione e che non può e non deve essere abbandonata di fronte ad episodi gravi e sgradevoli come quelli di sabato. Ed in tal senso, la Confederazione Unitaria di Base non può che confermare la propria volontà e disponibilità al proseguimento del confronto per rilanciare, nell’assoluta chiarezza, la costruzione di iniziative di lotta condivise e concordate, così come nelle intenzioni del coordinamento 15 ottobre.
Roma, 17 ottobre ’11
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